{"id":1223,"date":"2020-02-06T11:45:54","date_gmt":"2020-02-06T10:45:54","guid":{"rendered":"https:\/\/www.bertini.finance\/?p=1223"},"modified":"2020-02-13T15:31:22","modified_gmt":"2020-02-13T14:31:22","slug":"tutela-ambientale-e-leconomia-circolare","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/bertini.em3design.it\/tutela-ambientale-e-leconomia-circolare\/","title":{"rendered":"Tutela ambientale e l’Economia Circolare"},"content":{"rendered":"
Ogni anno negli oceani finiscono otto milioni di tonnellate di rifiuti di plastica. Se non si interviene, la quantit\u00e0 di plastica in mare potrebbe superare quella dei pesci entro il 2050.<\/p>\n
Secondo i dati ricavati da un numero sempre pi\u00f9 ampio di ricerche, anche gli esseri umani stanno ingerendo micro-plastiche (e le relative tossine) attraverso gli alimenti, l\u2019acqua e l\u2019aria.<\/p>\n
La consapevolezza del problema \u00e8 aumentata rapidamente negli ultimi 12 mesi, modificando gli atteggiamenti dei consumatori e i comportamenti nei confronti della plastica. A gennaio 2018, la Cina ha vietato le importazioni di rifiuti stranieri, che ora si stanno accumulando nei paesi industrializzati: questo fenomeno ha contribuito a catalizzare la loro attenzione proprio sul volume<\/p>\n
di rifiuti di plastica che creano. Si tratta di eventi che hanno avuto altres\u00ec l\u2019effetto di aumentare le pressioni su governi e imprese nell’ottica di un auspicato intervento per quel che riguarda la produzione di plastiche monouso (circa il 40% di tutta la plastica). Abbiamo registrato il diffondersi di tutta una serie di attivit\u00e0 volte a ridurne l\u2019utilizzo, unitamente alla crescita dei sistemi di economia circolare.<\/p>\n
Esistono inoltre accordi internazionali e una strategia dell\u2019UE sulla plastica, nonch\u00e9 innumerevoli normative, imposte e divieti sulla plastica da parte di paesi, stati e citt\u00e0. L\u2019India ne costituisce un<\/p>\n
esempio, dal momento che si \u00e8 impegnata a vietare tutte le plastiche monouso entro il 2022. Un recente documento di consultazione del governo britannico sulla riduzione dei rifiuti in plastica tramite l\u2019utilizzo del sistema di tassazione ha raccolto oltre 162.000 risposte: si tratta del numero pi\u00f9 alto mai registrato nella storia del Ministero delle Finanze. Cresce l\u2019adozione di programmi<\/p>\n
riguardanti l\u2019utilizzo di bottiglie\/vuoti a rendere, attivi in quasi 40 paesi. Altrettanto prolifiche risultano le iniziative di settore, come ad esempio il Plastics Pact<\/em>, siglato tra 40 rivenditori (con una<\/p>\n copertura dell\u201980% delle plastiche dei supermercati britannici), e il protocollo Operation Clean Sweep<\/em>, sottoscritto fra i produttori al fine di arginare la dispersione di microplastiche. Anche gli<\/p>\n organismi di normazione globali stanno dando il loro contributo.<\/p>\n Questa rapida dinamica sta generando rischi e opportunit\u00e0, con impatti finanziari sostanziali per gli investitori. In particolare, l\u2019azione dei governi e dei consumatori \u00e8 incentrata sulle plastiche monouso. Resta tuttavia importante riconoscere che, dal punto di vista ambientale, in molti casi la plastica resta il materiale ideale.<\/p>\n Prevediamo il persistere della domanda in alcuni settori come l\u2019edilizia e le automobili. Ciononostante, registriamo risultati estremamente eterogenei tra i vari settori e all\u2019interno di ciascuno preso singolarmente. Se da un lato abbiamo assistito a significative perdite di ricavi nel settore dei rifiuti a seguito del divieto della Cina, dall\u2019altro abbiamo notato che le societ\u00e0 di beni di consumo sono state in grado di sfruttare la domanda per prodotti pi\u00f9 sostenibili ed ecocompatibili.<\/p>\nCosa implica tutto ci\u00f2 per gli investitori?<\/h2>\n
Le risposte di Aberdeen Standard Investments<\/em><\/h2>\n